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film_2018 [2019/01/05 12:07] – francesco | film_2018 [2024/11/10 00:04] (current) – francesco |
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Coincidentally, Johnny Mercer, who wrote the lyrics for the title tune, had also written the lyrics for the theme from Laura, a 1944 film in which Dowson's poem is quoted in its entirety." | Coincidentally, Johnny Mercer, who wrote the lyrics for the title tune, had also written the lyrics for the theme from Laura, a 1944 film in which Dowson's poem is quoted in its entirety." |
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Sabato 20: da me con Brigitta finiamo il film di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]] cominciato ieri sera, //Il magnifico cornuto//, del 1964. Belle musiche di Armando Trovajoli. Ugo Tognazzi (1922-1990), Claudia Cardinale (1938), Salvo Randone (1906-1991), Gian Maria Volonté (1933-1994), Michèle Girardon (1938-1975), la bellissima amante di Tognazzi. Scopro che ha recitato anche in due [[eric_rohmer|Rohmer]]: //Le signe d Lion// (1959) e //La boulangère de Monceau// (1963)... e che è morta suicida. | Sabato 20: da me con Brigitta finiamo il film di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]] cominciato ieri sera, //Il magnifico cornuto//, del 1964. Belle musiche di Armando Trovajoli. Ugo Tognazzi (1922-1990), Claudia Cardinale (1938), Salvo Randone (1906-1991), Gian Maria Volonté (1933-1994), Michèle Girardon (1938-1975), la bellissima amante di Tognazzi. Scopro che ha recitato anche in due [[eric_rohmer|Rohmer]]: //Le signe du Lion// (1959) e //La boulangère de Monceau// (1963)... e che è morta suicida. |
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Lunedì 29: guardiamo due episodi di //Amori di mezzo secolo//, del 1954. Iniziamo con il quinto, quello di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]], //Girandola 1910// e poi continuiamo con il primo, //L'amore romantico//, di [[Glauco Pellegrini]]. | Lunedì 29: guardiamo due episodi di //Amori di mezzo secolo//, del 1954. Iniziamo con il quinto, quello di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]], //Girandola 1910// e poi continuiamo con il primo, //L'amore romantico//, di [[Glauco Pellegrini]]. |
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Mercoledì 31: Brigitta ed io chiudiamo il mese in bellezza con l'inuaugurazione del ciclo [[Chantal Akerman]] alla Cinémathèque. La serata è presentata da Frédéric Bonnaud e gli ospiti più importanti sono Claire Atherton, montatrice storica della regista e Nicola Mazzanti, direttore della cinemateca belga. In programma ci sono il suo primo film, del 1968 (aveva 18 anni!) //Saute ma ville// e //La captive// del 1999, visto da me una sola volta, quando uscì, insieme a Sara; che effetto mi farà, quasi vent'anni dopo? | Mercoledì 31: Brigitta ed io chiudiamo il mese in bellezza con l'inaugurazione del ciclo [[Chantal Akerman]] alla Cinémathèque. La serata è presentata da Frédéric Bonnaud e gli ospiti più importanti sono Claire Atherton, montatrice storica della regista e Nicola Mazzanti, direttore della cinemateca belga. In programma ci sono il suo primo film, del 1968 (aveva 18 anni!) //Saute ma ville// e //La captive// del 1999, visto da me una sola volta, quando uscì, insieme a Sara; che effetto mi farà, quasi vent'anni dopo? |
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==== Febbraio ==== | ==== Febbraio ==== |
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Venerdì 13, la sera molto tardi (lo inizio praticamente a mezzanotte) in via Saluzzo vedo //Design for living// di [[ernst_lubitsch|Lubitsch]] del 1933. Con Fredric March (1897-1975, protagonista della versione del 1937 di //A star is born//), Gary Cooper (1901-1961) e Miriam Hopkins (1902-1972, da vedere in //Trouble in Paradise//, dello stesso [[ernst_lubitsch|Lubitsch]], dell'anno precedente). Assai spregiudicato! | Venerdì 13, la sera molto tardi (lo inizio praticamente a mezzanotte) in via Saluzzo vedo //Design for living// di [[ernst_lubitsch|Lubitsch]] del 1933. Con Fredric March (1897-1975, protagonista della versione del 1937 di //A star is born//), Gary Cooper (1901-1961) e Miriam Hopkins (1902-1972, da vedere in //Trouble in Paradise//, dello stesso [[ernst_lubitsch|Lubitsch]], dell'anno precedente). Assai spregiudicato! Per via del //ménage à trois//, anche [[La maman et la putain]] gli deve qualcosa. |
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Domenica 15: ultima serata a Cuneo e, sempre in via Saluzzo, guardo un magnifico [[john_m._stahl|Stahl]] del 1934, //Imitation of life//, del quale conoscevo solo il remake di [[douglas_sirk|Sirk]] del 1959. | Domenica 15: ultima serata a Cuneo e, sempre in via Saluzzo, guardo un magnifico [[john_m._stahl|Stahl]] del 1934, //Imitation of life//, del quale conoscevo solo il remake di [[douglas_sirk|Sirk]] del 1959. |
1941, The little foxes, Wyler ✓ | 1941, The little foxes, Wyler ✓ |
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1942, Mrs. Miniver, Wyler | 1942, Mrs. Miniver, Wyler ✓ |
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1943, Shadow of a doubt, Hitchcock ✓ | 1943, Shadow of a doubt, Hitchcock ✓ |
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Giovedì 10: Brigitta è più sveglia del solito e riesce a guardarsi tutto //The desperate hours/// ([[william_wyler|Wyler]] del 1955) con un cattivissimo Bogart (1899-1959) senza addormentarsi. | Giovedì 10: Brigitta è più sveglia del solito e riesce a guardarsi tutto //The desperate hours// ([[william_wyler|Wyler]] del 1955) con un cattivissimo Bogart (1899-1959) senza addormentarsi. |
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Bernard Payen spiegava che avrebbero voluto mostrare la copia cha sta restaurando Studio Canal ma il lavoro non è ancora stato terminato. | Bernard Payen spiegava che avrebbero voluto mostrare la copia cha sta restaurando Studio Canal ma il lavoro non è ancora stato terminato. |
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==== Luglio ==== | ==== Luglio ==== |
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Primo film del mese, alla Cinémathèque, di nuovo nella piccola sala "Georges Franju" (seduto al mio solito posto) continuo (e finisco) il mio ciclo [[joel_seria|Séria]] con //Charlie et ses deux nénettes//, del 1973. Brigitta non ha potuto venire perché lavora fino alle 19.30 nel Marias, Forlani invece ha visto il mio messaggio WhatsApp troppo tardi. Il regista raccontava ieri di aver scelto Serge Sauvion (1929-2010) per il ruolo principale per la sua bella faccia "manouche" e anche perché gli aveva permesso di trovare un distributore al film. Sia lui che Marielle (ha un ruolo secondario, divertente, sempre nella parte del "beauf") hanno una bellissima voce profonda. D'altronde Sauvion per i francesi è soprattutto la voce del Tenente Colombo. Copia vintage, come quella di ieri, cioè 35 mm, rovinatissima, e virata rosa! Nostalgico e ringard, come il film di ieri. | Primo film del mese, alla Cinémathèque, di nuovo nella piccola sala "Georges Franju" (seduto al mio solito posto) continuo (e finisco) il mio ciclo [[joel_seria|Séria]] con //Charlie et ses deux nénettes//, del 1973. Brigitta non ha potuto venire perché lavora fino alle 19.30 nel Marais, Forlani invece ha visto il mio messaggio WhatsApp troppo tardi. Il regista raccontava ieri di aver scelto Serge Sauvion (1929-2010) per il ruolo principale per la sua bella faccia "manouche" e anche perché gli aveva permesso di trovare un distributore al film. Sia lui che Marielle (ha un ruolo secondario, divertente, sempre nella parte del "beauf") hanno una bellissima voce profonda. D'altronde Sauvion per i francesi è soprattutto la voce del Tenente Colombo. Copia vintage, come quella di ieri, cioè 35 mm, rovinatissima, e virata rosa! Nostalgico e ringard, come il film di ieri. |
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Mercoledì 4: inaugurazione del ciclo [[Robert Bresson]] alla Cinémathèque con //Les dames du Bois de Boulogne// del 1945. Incontriamo Alice Volpi e torniamo poi a Pyrénées insieme a lei, a cui il film non è piaciuto molto. Frase pronunciata da Eline Labourdette nel 1945 ripresa esattamnete da Léaud nel 1972... | Mercoledì 4: inaugurazione del ciclo [[Robert Bresson]] alla Cinémathèque con //Les dames du Bois de Boulogne// del 1945. Incontriamo Alice Volpi e torniamo poi a Pyrénées insieme a lei, a cui il film non è piaciuto molto. Frase pronunciata da Eline Labourdette nel 1945 ripresa esattamente da Léaud nel 1972... |
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Venerdì 6, Brigitta mi offre il mio primo [[matteo_garrone|Garrone]], al Louxor (questa volta in balconata/galleria, da dove si vede meglio): //Dogman//, del 2018. | Venerdì 6, Brigitta mi offre il mio primo [[matteo_garrone|Garrone]], al Louxor (questa volta in balconata/galleria, da dove si vede meglio): //Dogman//, del 2018. |
Giovedì 26: siccome Brigitta (è il suo periodo [[francois_truffaut|Truffaut]], evidentemente) nel pomeriggio ha rivisto //Les Quatre Cents Coups// (1959) le propongo di vedere, dopo cena, la continuazione del 1962, //Antoine et Colette//, di soli 29'. Ne ho trovata solo una versione doppiata in italiano, ma ci divertiamo lo stesso! | Giovedì 26: siccome Brigitta (è il suo periodo [[francois_truffaut|Truffaut]], evidentemente) nel pomeriggio ha rivisto //Les Quatre Cents Coups// (1959) le propongo di vedere, dopo cena, la continuazione del 1962, //Antoine et Colette//, di soli 29'. Ne ho trovata solo una versione doppiata in italiano, ma ci divertiamo lo stesso! |
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Sabato 28: //La chambre verte//, ancora un [[francois_truffaut|Truffaut]], questa volta del 1978, tratto da un racconto di [[Henry James]]. | Sabato 28: //La chambre verte//, ancora un [[francois_truffaut|Truffaut]], questa volta del 1978, tratto da un tre racconti di [[Henry James]]: L'Autel des morts (The Altar of the Dead), La Bête dans la jungle (The Beast in the Jungle) e Les Amis des amis (The Friends of the Friends). |
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Domenica 29: insisto per andare all'ultima proiezione della Cinémathèque prima della chiusura estiva, un po' per il simbolo, un po' perché danno //L'argent// (1983) di [[robert_bresson|Bresson]], ed è quindi anche un modo per chiudere in bellezza il mese, e la sua retrospettiva. La sala Franju è pienissima, per fortuna arriviamo con una ventina di minuti di anticipo e prendiamo i nostri posti preferiti in terza fila, a sinistra. Incontriamo l'amica di Brigitta, Cassandra, con un gruppo numerosissimo, di suoi amici. Il film è in DCP, e anche in questo caso noto uno sfarfallio fastidioso in alcune inquadratute che forse in una copia 35mm non sarebbe presente. | Domenica 29: insisto per andare all'ultima proiezione della Cinémathèque prima della chiusura estiva, un po' per il simbolo, un po' perché danno //L'argent// (1983) di [[robert_bresson|Bresson]], ed è quindi anche un modo per chiudere in bellezza il mese, e la sua retrospettiva. La sala Franju è pienissima, per fortuna arriviamo con una ventina di minuti di anticipo e prendiamo i nostri posti preferiti in terza fila, a sinistra. Incontriamo l'amica di Brigitta, Cassandre, con un gruppo — numerosissimo — di suoi amici. Il film è in DCP, e anche in questo caso noto uno sfarfallio fastidioso in alcune inquadrature che forse in una copia 35mm non sarebbe presente. |
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Lunedì 30: un film/fotoromanzo di [[luciano_emmer|Emmer]] sulla coppia e sulla maternità, //Il momento più bello//, del 1957, con la Ralli e Mastroianni. E il suo penultimo film, prima de //La ragazza in vetrina// del 1961. | Lunedì 30: un film/fotoromanzo di [[luciano_emmer|Emmer]] sulla coppia e sulla maternità, //Il momento più bello//, del 1957, con la Ralli e Mastroianni. E il suo penultimo film, prima de //La ragazza in vetrina// del 1961. |
Martedì 11: Brigitta è un po' giù e allora decidiamo di guardare un film simpatico e divertente, cioè //The apartment// di [[Billy Wilder]], del 1960. Indimenticabili Jack Lemmon (1925-2001) e Shirley MacLane (1934). | Martedì 11: Brigitta è un po' giù e allora decidiamo di guardare un film simpatico e divertente, cioè //The apartment// di [[Billy Wilder]], del 1960. Indimenticabili Jack Lemmon (1925-2001) e Shirley MacLane (1934). |
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Venerdì 14: di ritorno dalla pizzeria Iovine del Louvre guardiamo //Classe tous risques//, uno dei primi film di [[claude_sautet|Sautet]], del 1960, con Ventura (1919-1987), Belmondo (1933) e Sandra Milo (1933). Scritto da José Giovanni. Scene al Musée de la Marine (che incredibilmente non ho mai avuto il riflesso di visitare!) e ad Arcueil. Film notevole, nonostante le grandi ingenuità, e molto melvilliano. È stato Massimo Olivero a consigliarmi di guardalo, quando è venuto in biblioteca pochi giorni fa. | Venerdì 14: di ritorno dalla pizzeria Iovine del Louvre guardiamo //Classe tous risques//, uno dei primi film di [[claude_sautet|Sautet]], del 1960, con Ventura (1919-1987), Belmondo (1933) e Sandra Milo (1933). Scritto da José Giovanni. Scene al Musée de la Marine (che incredibilmente non ho mai avuto il riflesso di visitare!) e ad Arcueil. Film notevole, nonostante le grandi ingenuità, e molto melvilliano. È stato [[Massimo Olivero]] a consigliarmi di guardalo, quando è venuto in biblioteca pochi giorni fa. |
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Sabato 15 e martedì 18, guardiamo //Lolita// di [[stanley_kubrick|Kubrick]], del 1962. | Sabato 15 e martedì 18, guardiamo //Lolita// di [[stanley_kubrick|Kubrick]], del 1962. |
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L'appartamento di Véronique a Clermont-Ferrand è in place du Terrail, proprio dietro la cattedrale. Una visita s'impone sempre di più! | L'appartamento di Véronique a Clermont-Ferrand è al 15, place du Terrail, proprio dietro la cattedrale. Una visita s'impone sempre di più! |
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Venerdì 9: anche se un po' assonnati (anch'io crollo per qualche minuto) guardiamo il primo film di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]]: //Il sole neglio occhi//, del 1953. È una fase in cui [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]] si confonde e sovrappone ancora ad [[luciano_emmer|Emmer]], manca quel tocco di erotismo che più tardi permetterà di distinguere i due registi. | Venerdì 9: anche se un po' assonnati (anch'io crollo per qualche minuto) guardiamo il primo film di [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]]: //Il sole negli occhi//, del 1953. È una fase in cui [[antonio_pietrangeli|Pietrangeli]] si confonde e sovrappone ancora ad [[luciano_emmer|Emmer]], manca quel tocco di erotismo che più tardi permetterà di distinguere i due registi. |
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Il film aiuta, tra le altre cose, a comprendere la funzione estetica e retorica della [[Mise en abyme]]: è chiaro che grazie a questo procedimento la finzione viene rafforzata, nel senso che viene avvicinata alla relatà e anzi, viene fatta coincidere con la realtà. Cosa è più reale infatti, per me spettatore che guardo il film in una sala cinematografica/teatrale, di una troupe di attori che recita in un teatro, e all'aperto, in una città? La [[Mise en abyme]] è quindi fondamentale, proprio in questo film, per far dimenticare, per far passare in secondo piano l'artificiosità innanzi tutto della messa in scena, del fatto, per esempio, che polacchi, inglesi e tedeschi parlino tutti inglese allo stesso modo, senza accenti o incomprensioni; ma poi anche quella della sceneggiatura, che in alcuni casi confina con il fiabesco. | Il film aiuta, tra le altre cose, a comprendere la funzione estetica e retorica della [[Mise en abyme]]: è chiaro che grazie a questo procedimento la finzione viene rafforzata, nel senso che viene avvicinata alla relatà e anzi, viene fatta coincidere con la realtà. Cosa è più reale infatti, per me spettatore che guardo il film in una sala cinematografica/teatrale, di una troupe di attori che recita in un teatro, e all'aperto, in una città? La [[Mise en abyme]] è quindi fondamentale, proprio in questo film, per far dimenticare, per far passare in secondo piano l'artificiosità innanzi tutto della messa in scena, del fatto, per esempio, che polacchi, inglesi e tedeschi parlino tutti inglese allo stesso modo, senza accenti o incomprensioni; ma poi anche quella della sceneggiatura, che in alcuni casi confina con il fiabesco. |
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Scena della bambina che chiede l'autografo all'attore che interpreta Hitler all'inizio del film: è un po'come se Lubitsch ci dicesse: "Bravi, anche voi, come la bambina, avete capito che quello non è il vero Hitler... ma adesso andiamo avanti." | Scena della bambina che chiede l'autografo all'attore che interpreta Hitler all'inizio del film: è un po' come se Lubitsch ci dicesse: "Bravi, anche voi, come la bambina, avete capito che quello non è il vero Hitler... ma adesso andiamo avanti." |