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119_nelle_confessioni_di_agostino

Citazioni del Salmo 119. Ho consultato l'indice dell'edizione Lorenzo Valla, che però mi sembra essere alquanto impreciso:

Verso Luogo Citazione
17-18 X, 43.70 Ecco, voglio considerare le meraviglie della tua legge.
18 XI, 2.3 Che io confessi a te ogni verità scoperta nei tuoi libri; che io ascolti la voce della tua lode, e mi abbeveri a te, e consideri le meraviglie della tua legge fin dal principio, quando hai creato il cielo e la terra e fino al regno eterno con te, nella tua santa città.
22 VII, 9.15
- X, 43.70 Lungi da me le calunnie dei superbi: questo fu il prezzo del mio riscatto; e a questo io penso e me ne faccio cibo e bevanda e lo distribuisco; da quel povero che sono, desidero saziarmi di lui, insieme con quanti se ne nutrono e se ne saziano. Loderanno il Signore coloro che lo cercano.
34 XI, 3.5 E tu che hai concesso al servo tuo di esprimere queste verità, concedi anche a me di comprenderle.
- XI, 30.40 Concedi loro, o Signore, di riflettere bene a quello che dicono e di scoprire che non si dice mai là dove non c'è tempo.
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37 VII, 14, 20 Quando però, a mia insaputa, prendesti il mio capo tra le tue braccia e chiudesti i miei occhi per togliere loro la vista delle cose vane, mi ritrassi un poco da me e la mia follia si assopì. Mi risvegliai in te e ti vidi: infinito sì, ma in altra maniera, di una visione non prodotta dalla carne.
38 IX, 8, 17 La educò nel tuo timore la verga del tuo Cristo, la guida del tuo unico Figlio, in una casa di credenti, membro sano della tua chiesa.
70 IX, 2, 2 Non volevo che i fanciulli cercassero, anziché la tua legge e la tua pace, i deliri menzogneri e le battaglie forensi, comprando dalla mia bocca le armi della loro pazzia.
73 XI, 3.5 E tu che hai concesso al servo tuo di esprimere queste verità, concedi anche a me di comprenderle.
- XI, 30.40 Concedi loro, o Signore, di riflettere bene a quello che dicono e di scoprire che non si dice mai là dove non c'è tempo.
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85 XI, 3.4 I cattivi mi hanno raccontato i loro piaceri, difformi però dalla tua legge, o Signore, che invece è l'oggetto del mio desiderio.
- VIII, 11, 27 E nuovamente la continenza mi parlava e credetti di udire queste parole: Sii sordo alla voce di queste tue membra immonde sopra la terra, per mortificarle. Le voluttà che ti descrive sono difformi dalla legge del Signore Dio tuo. Questa disputa avveniva nel mio cuore ed era un duello fra me e me. E Alipio, immobile al mio fianco, attendeva in silenzio l'esito della mia inusitata agitazione.
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103 IX, 4, 11 Leggevo e m'infervoravo; ma non sapevo che cosa fare per quei morti sordi, al cui novero ero appartenuto anch'io, pestifero, aspro e cieco nel latrare contro le tue Scritture, che distillano un miele celeste, tutte risplendenti della tua luce. E mi consumavo pensando ai nemici dei tuoi libri santi.
105 IX, 4, 11 Leggevo e m'infervoravo; ma non sapevo che cosa fare per quei morti sordi, al cui novero ero appartenuto anch'io, pestifero, aspro e cieco nel latrare contro le tue Scritture, che distillano un miele celeste, tutte risplendenti della tua luce. E mi consumavo pensando ai nemici dei tuoi libri santi.
- XIII, 14, 15 La sua Parola è lucerna che rischiara i tuoi passi.
108 IX, 13, 36 Credo che tu abbia già fatto quanto ti chiedo. Approva però ugualmente l'offerta volontaria della mia bocca.
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144 XI, 3.5 E tu che hai concesso al servo tuo di esprimere queste verità, concedi anche a me di comprenderle.
- XI, 30.40 Concedi loro, o Signore, di riflettere bene a quello che dicono e di scoprire che non si dice mai là dove non c'è tempo.
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155 V, 13, 24 (o 23?) Ma lontana è la salvezza dai peccatori; e tale io ero allora; però m'avvicinavo ad essa sensibilmente, seppure senza accorgermi.
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119_nelle_confessioni_di_agostino.txt · Last modified: 2020/01/01 16:17 by francesco