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Stella variabile / Vittorio Sereni. - Milano : Garzanti, 1981. - 89 p. ; 22 cm. - (Poesia).
I
Quei tuoi pensieri di calamità
In una casa vuota
Toronto sabato sera
Posto di lavoro
Lavoro in corso
I
II
III
Addio Lugano bella
Le donne
Interno
Crescita
II
Di taglio e cucito
Poeti in via Brera: due età
A Venezia con Biasion
Poeta in nero
Revival
Sarà la noia
Domenica dopo la guerra
Festival
Esterno rivisto in sogno
Giovanna e i Beatles
Ogni volta che quasi
III
Un posto di vacanza
I
II
III
IV
V
VI
VII
Niccolò
Fissità
IV
Traducevo Char
I
II Muezzín
III Un tempio laico
IV Villaggio verticale
V Martellata lentezza
VI Notturno
VII Madrigale a Nefertiti
VIII
V
Verano e solstizio
Requiem
Paura prima
Paura seconda
Altro posto di lavoro
La malattia dell'olmo
In salita
Il poggio
Nell'estate padana
A Parma con A.B.
I
II\
III\
IV
Autostrada della Cisa
Rimbaud scritto su un muro
Luino-Luvino
Progresso
Altro compleanno
Note
3 dicembre
All'ultimo tumulto dei binari
hai la tua pace, dove la città
in un volo di ponti e di viali
si getta alla campagna
e chi passa non sa
di te come tu non sai
degli echi delle cacce che ti sfiorano.
Pace forse è davvero la tua
e gli occhi che noi richiudemmo
per sempre ora riaperti
stupiscono
che ancora per noi
tu muoia un poco ogni anno
in questo giorno.
Riprendo il Sole di domenica 22 dicembre 2013 e trovo un bell'articolo di Chiara Pasetti su Antonia Pozzi. Escono diverse pubblicazioni su di lei e un libro di poesie di una sua contemporanea, Daria Menicanti.
Si parla anche di 3 dicembre, che Sereni scrisse in omaggio all'amica morta suicida:
“[…] dei due poeti Pozzi e Sereni, legati da profonda amicizia fino
alla morte di Antonia (che Sereni suggellerà nella struggente poesia 3
dicembre raccolta poi in Frontiera, di cui l'analisi più acuta
resta quella del poeta e critico letterario Stefano Raimondi).
Come la stessa Pozzi aveva scritto in un biglietto lasciato ai
genitori prima di morire, poi distrutto e ricostruito a memoria dal
padre, «non piangete, perché ora io sono in pace».