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Gennaio
Come primo film del 2025 scelgo di vedere un western, un titolo di cui Allan mi ha spesso raccontato i meriti ma che credo di non aver mai visto prima: The Tall T di Boetticher, del 1956.
Lo guardo sullo schermo da 12“ del ThinkPad x280: ho avuto come l'impressione che le maggiori dimensioni mi impedissero di vedere tutto lo schermo in un colpo.
Sabato 11, riguardiamo Un conte d'hiver del nostro amatissimo Rohmer. Lo avevamo visto l'ultima volta il 21 gennaio 2019, praticamente 6 anni fa, quando vivevamo a Belleville a non avevamo figli…
Uscito il 29 gennaio 1992, girato nel 1991.
Le plus long des voyages, romanzo di E.M. Foster.
Domenica 12, riguardiamo Les nuits de la pleine lune, Rohmer del 1984. Anche questo lo avevamo visto nel gennaio 2019 alla Cinémathèque.
Lunedì 13 mi fermo in Istituto la sera per la prima volta da molti anni e guardo Un Natale in casa Croce di Pupi Avati. In presenza di Benedetta Craveri, e di molte altre persone…
Venerdì 31, City lights, di Charlie Chaplin del 1931, con Brigitta, fino alle 23h30. “Gli ultimi 5 minuti…”.
Febbraio
Sabato 1, in fine pomeriggio guardiamo — anche con Anna — The electric house di Buster Keaton, (1922). Purtroppo (ed è stato un mio errore) il film non è adatto alla sua età e Anna mi chiede di interromperlo perché spaventata.
La sera, fino a un po' dopo le 23, guardiamo il primo episodio della prima stagione della serie Severance.
Domenica 2, secondo episodio di Severance. Brigitta vorrebbe vedere anche il terzo (non sono ancora le 22) ma è meglio non esagerare, dico io.
Martedì 4, terza puntata.
Venerdì 7, quarta e quinta puntata.
Sabato 8, sesta puntata, finita qualche minuto prima della mezzanotte.
Domenica 9, sul presto, in serata, guardiamo il settimo episodio di Severance.
Lunedì 10, guardiamo l'ottavo episodio di Severance, e facciamo un grosso sforzo per non cominciare subito il successivo, e ultimo della prima serie.