I. Il caso Giobbe
1. Giobbe vittima del suo popolo
2. Giobbe idolo del suo popolo
3. L'antica via degli empi

Vuoi dunque seguire l'antica via
già battuta in passato dagli empi?
Job 22,15

הַאֹ֣רַח עוֹלָ֣ם תִּשְׁמ֑וֹר אֲשֶׁ֖ר דָּֽרְכ֣וּ מְתֵי־אָֽוֶן

II. Mitologia e verità

III. Il mimetismo

9. Il salmo 73

Il testo che collegherebbe direttamente l'invidia mimetica al fenomeno del capro espiatorio sacralizzato non si trova in Giobbe. Lo si trova, invece, altrove nella Bibbia, nel Salmo 73, che è al tempo stesso molto simile e molto diverso dai salmi di cui ho già citato un esempio: molto simile per l'argomento e molto diverso per la prospettiva.
Il narratore si presenta come un Giusto, un seguace del vero dio, da tempo scoraggiato dall'apparente inerzia della Giustizia divina. Egli dichiara esplicitamente l'invidia suscitata in lui dalla carriera troppo brillante di coloro che presenta, ovviamente, come bestemmiatori. Per fortuna, il dio si è finalmente deciso a intervenire.

Per poco non inciampava il mio piede,
un nulla e i miei passi avrebbero sbandato,
invidioso com'ero degli insensati,
alla vista della prosperità dei malvagi.

[…]

17. Fino al giorno in cui entrai nel mistero,
finché compresi il loro destino:
18. perché, ecco, tu li metti su una china,
li fai precipitare verso la catastrofe.
19. Ah! d'improvviso mi fanno orrore,
annientati, sfiniti dallo spavento.

[…]

In definitiva il narratore si rallegra di un disastro analogo a quello che colpisce Giobbe. Egli si fa consenziente e complice di una violenza collettiva che considera divina permettendoci così di indovinare i pensieri più intimi dei nemici di Giobbe — quei pensieri che i tre «amici» tengono per sé.

[…]

Il Salmo 73 non riflette l'ispirazione biblica più alta, quella che ci fa udire la voce della vittima. È più simile a quella degli «amici» nel Libro di Giobbe. L'ispirazione più alta, la sola prettamente biblica, è quella di Giobbe, che è anche l'unica a non trovare veri e propri equivalenti nell'universo greco e in tutti gli altri.
Pure, il testo in questione è parte dell'insieme costituito dai salmi della vittima collettiva. Lo si vede bene se si paragona la sua funzione a quella degli interlocutori di Giobbe.

[…]

La violenta successione deitiranni corrisponde all'«antica via degli empi».

[…]

La religiosità primitiva non è mai oziosa. La nostra ignoranza ce la fa considerare superstizione «pura e semplice», mentre per cogliere la sua parte di verità occorre ogni volta riportare alla luce i «paradossi» de desiderio mimetico che vi si celano, trasfigurati dalla sacralizzazione che li corona.
Una volta capita la funzione della folla isterica nella religione violenta, si può separare il grano dal loglio e trarre vantaggio da quanto di reale è racchiuso nel linguaggio del sacro, senza temere di esserne tratti in inganno.

[…]

IV. Dal meccanismo al rituale

V. La confessione della vittima

21. Il Dio delle vittime