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moraldi_1994

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 Tutto il capitolo è da considerarsi autentico; i vv. 5-15 trattano del declino dell'Assiria, mentre i vv. 16-23 sviluppano il tema, più volte accennato, del «resto» [[[שאר]]] di Israele (anche se alcuni studiosi sono propensi a scorgere nei vv. 16-20 una continuazione del precedente argomento). Del «resto» [[[שאר]]] risparmiato dalla spada degli invasori aveva già parlato il profeta Amos (Am 3,12; 5,15; 9,8-10); l'argomento sarà poi ripreso in termini più o meno espliciti da altri profeti. È indubbio tuttavia che il tema del «resto» [[[שאר]]] ha il suo massimo sviluppo nell'opera di Isaia (4,2-3; 6,13; 7,3; 28,5-6; 37,31-34) che ne descrive le vicende in questo modo: esso rimarrà a Gerusalemme, sarà purificato, resterà fedele a Dio e diventarà una nazione forte. Tuttavia dopo la caduta di Gerusalemme altri profeti collocano il «resto» [[[שאר]]] tra i deportati, identificandolo con un gruppo che si convertirà durante l'eslio e che Dio radunerà dopo la restaurzione messianica (Ez 6,8-10; 12-16; Ger 31,7; 50,20); dopo il ritorno dall'esilio il «resto» [[[שאר]]], ancora infedele, doveva essere di nuovo decimato e purificato (Zc 1,3; 8,11; Ag 1,12). Si noti che le nazioni dei gentili non avranno alcun «resto» [[[שאר]]] (Is 13,20; Ez 21,37).\\ Tutto il capitolo è da considerarsi autentico; i vv. 5-15 trattano del declino dell'Assiria, mentre i vv. 16-23 sviluppano il tema, più volte accennato, del «resto» [[[שאר]]] di Israele (anche se alcuni studiosi sono propensi a scorgere nei vv. 16-20 una continuazione del precedente argomento). Del «resto» [[[שאר]]] risparmiato dalla spada degli invasori aveva già parlato il profeta Amos (Am 3,12; 5,15; 9,8-10); l'argomento sarà poi ripreso in termini più o meno espliciti da altri profeti. È indubbio tuttavia che il tema del «resto» [[[שאר]]] ha il suo massimo sviluppo nell'opera di Isaia (4,2-3; 6,13; 7,3; 28,5-6; 37,31-34) che ne descrive le vicende in questo modo: esso rimarrà a Gerusalemme, sarà purificato, resterà fedele a Dio e diventarà una nazione forte. Tuttavia dopo la caduta di Gerusalemme altri profeti collocano il «resto» [[[שאר]]] tra i deportati, identificandolo con un gruppo che si convertirà durante l'eslio e che Dio radunerà dopo la restaurzione messianica (Ez 6,8-10; 12-16; Ger 31,7; 50,20); dopo il ritorno dall'esilio il «resto» [[[שאר]]], ancora infedele, doveva essere di nuovo decimato e purificato (Zc 1,3; 8,11; Ag 1,12). Si noti che le nazioni dei gentili non avranno alcun «resto» [[[שאר]]] (Is 13,20; Ez 21,37).\\
-L'oracolo dei vv. 24-27a ha per argomento la fine dell'Assiria; nei vv. 27b-34 è invece dscritta la marcia di un esercito invasore contro Gerusalemme, rappresentazione poetica dell'invasione di Sennacherib [morto nel 681 a.C.]; lo stesso argomento è trattato in prosa nei cc. 36-37, probabilmente spuri. La marcia trionfale è comunque interrotta da Y, che abbatte rami e cime (esercito e capi) e devasta lo stesso Libano (l'Assiria).+L'oracolo dei vv. 24-27a ha per argomento la fine dell'Assiria; nei vv. 27b-34 è invece descritta la marcia di un esercito invasore contro Gerusalemme, rappresentazione poetica dell'invasione di Sennacherib [morto nel 681 a.C.]; lo stesso argomento è trattato in prosa nei cc. 36-37, probabilmente spuri. La marcia trionfale è comunque interrotta da Y, che abbatte rami e cime (esercito e capi) e devasta lo stesso Libano (l'Assiria).
  
 === Capitolo 11 === === Capitolo 11 ===
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